Sono in procinto di partire per Ancona, città che sabato e domenica 12 e 13 febbraio 2011, ospiterà i Campionati Italiani Giovanili Indoor.
Si tratta della più importante rassegna giovanile invernale nel calendario federale. Saranno in gara gli allievi, le promesse e gli juniores delle categorie maschili e femminili.
Il mio compito è quello di coordinatore delle partenze. In parole povere organizzo e gestisco il lavoro degli starter.
L'ultima volta che ho ricevuto una convocazione nazionale è stato l'anno scorso per una finale del CdS ad Orvieto.
Perchè do queste notizie, di per se stesse direi insignificanti? Il motivo è semplice (almeno per me). All'età di 75 anni essere ancora in condizione di scendere in campo in una manifestazione nazionale è un segnale che non può passare inosservato. Per uno poi che dal 1971 svolge incarichi di giuria ad alto livello, rappresenta qualcosa che va ben oltre la semplice convocazione.
Quante convocazioni ho avuto in carriera? Basterebbe contarle dal momento che le conservo tutte (o quasi) e non è detto che un giorno non mi metta a farne l'elenco.
Ma vorrei evitare. Mi conosco troppo bene. Scommetto che ad ogni elencazione il pensiero correrebbe
a quell'evento, ai colleghi presenti (e magari oggi assenti...) agli atleti che vi presero parte, alle imprese realizzate, al ricordo del giudizio sul servizio e via dicendo....
Segno di vecchiaia? Beh vorrei vedere chi potrebbe affermare il contrario!|
Allora perchè questa trasferta ad Ancona assume un carattere particolare?
Perchè essere ancora una volta presente significa che c'è ancora bisogno di me e che la mia presenza nel mondo dell'atletica non è legata solo alla funzione di rievocare storie del passato, ma è ancora richiesta per un apporto che è legato alla realtà del momento e al quale anche un "vetusto" può ancora dare il suo contributo.
Mi domando perchè scrivo questi pensieri....!
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